Pyotr Pavlensky e la flagellazione dei genitali
A volte l’arte, al servizio dell’umanità e dei diritti civili, travalica i confini della semplice performance visuale per divenire vera e propria flagellazione del corpo. È quello che è successo a Pyotr Pavlensky, artista di San Pietroburgo, che il 10 Novembre si è presentato davanti al Cremlino completamente nudo, in segno di sfregio nei confronti della polizia e del presidente Vladimir Putin, colpevole di aver recentemente varato una legge che limita i diritti degli omosessuali e punisce la propaganda addirittura con il carcere.
Pavlensky, dopo una breve passeggiata, si è seduto a terra e si è quindi inchiodato lo scroto al cemento, attirando l’interesse dei passanti e dei media di tutto il mondo. L’artista non è nuovo a performance scioccanti di questo tipo: nel 2012 si cucì le labbra per dimostrare la propria solidarietà alle Pussy Riot, incarcerate in seguito al loro blitz nella Chiesa del Cristo Salvatore, dove intonarono il ritornello “Madonna, caccia Putin”.
Qui di seguito vi proponiamo il video, registrato dai presenti e caricato su LiveLeak. Attenzione: le immagini sono abbastanza forti e potrebbero disturbare la vostra sensibilità.